Questo libro è il resoconto di una “tensione interiore” che ha accompagnato l’intero percorso professionale di Giovanni Viel.
A fronte della complessità che l’assistente sociale incontra nel lavoro, l’autore si confronta con la teoria della complessità di Edgar Morin. Riflette intorno alle acquisizioni teoriche del Servizio Sociale, al bagaglio di conoscenze accumulate nella pratica, che si riconducono al metodo professionale classico, ai modelli teorici, all’approccio sistemico, alle indicazioni rogersiane. Si misura, quindi, in una precisa ipotesi: leggere nell’ottica della complessità la realtà delle persone, gli eventi interni ed esterni, le situazioni di disagio, può consentire una più ampia comprensione e scoprire nuove strade? L’esito della ricerca, condotta con singolare intensità culturale e forte realismo professionale, è che il Servizio Sociale, scienza di sintesi di discipline, può trovare, nella dimensione proposta, ulteriori spazi di pensiero e di azione, in una prospettiva evolutiva. Soprattutto può dare una strategia di relazione più compartecipe nella costruzione del nuovo, con atteggiamento di fiducia, con affinata attenzione alla realtà delle persone, all’intreccio degli elementi, all’evenienza di cambiamenti, al senso degli eventi. Questo approccio viene applicato ad alcuni “casi” emblematici nel Consultorio Familiare Friuli. La verifica è stimolante. L’itinerario di Giovanni Viel dischiude modalità operative nuove che, con l’ottica della complessità, appaiono dare ulteriore valore alla tipicità dell’intervento dell’assistente sociale rispetto a quello più strutturato o affermato di altre professioni. In particolare aiuta ad esprimere con forza e coerenza i valori fondanti del Servizio Sociale. Il riferimento epistemologico per una scienza del Servizio Sociale e una prassi più connessa alla realtà degli eventi in cui l’assistente sociale si trova a vivere e operare offre pertanto una traccia di ricerca che va continuata e approfondita, a supporto incoraggiante sia di chi pratica la professione sia di chi è impegnato a livello accademico. Giovanni Viel (1937-2013) assistente sociale diplomato alla Scuola Superiore Servizio Sociale ENSISS di Trieste, dopo un primo incarico a Udine come direttore di un “Focolare di semilibertà per minori” dell’Associazione Nazionale ‘Focolari’, ha lavorato presso l’Enaoli a Torino e poi a Udine. Alla chiusura dell’Ente (1978) è entrato in Regione Friuli-Venezia Giulia, fino al pensionamento. Ha collaborato ininterrottamente dal 1974 con il Consultorio familiare “Friuli” di Udine, formandosi presso lo Studio APS di Milano come consulente psicosociale. Si è laureato nel 2001 all’Università di Trieste con la Prof.ssa Annamaria Campanini. |